“Hey, capo! Si potrebbe mettere da questa parte, è comodo lo stesso, così noi possiamo entrare a lavorare.”
Stamane, ore 9.30 corso Garibaldi, Milano. Due manovali maghrebini a un clochard accampato all’ingresso del negozio dove devono entrare per dei lavori di ristrutturazione. Due flash, di senso opposto. Il rispetto profondo, raro e non meschino, di due uomini per la povertà, ma anche il ricordo di come ogni volta che un benzinaio mi dà del “capo”, a me per qualche motivo monta la carogna. Mio padre lo urlava a chi gli tagliava la strada in macchina, di regola accompagnato da altri epitteti lievemente meno cortesi. Al mercato, quando mi richiamano da una bancarella a quel modo, io chissà perché, mi giro inesorabilmente dall’altra parte.
Tutto qui.