– Padre?
– Sì?
– Io lo so che questa volta non è come le altre, che questo peccato è molto più grave degli altri, di tutti quelli che ho commesso nella mia vita messi assieme.
– Perché mai, figliola?
– Sento che quello che sto facendo non è giusto.
– Giusto è solo l’amore, mia cara.
– Non so, Padre, ho paura che la Madonna possa averne a male.
– Vorrà dire che la penitenza sarà più lunga e severa, mia cara.
– Ma basterà, Padre?
– La Benevolenza di Nostro Signore Iddio è infinita, non temere.
– È che ogni volta vedo gli occhi della Madonna e del Bambin Gesù che mi fissano nel buio. Mi spaventa un po’.
– Non deve essere per forza un segno negativo. Loro sono sempre al tuo fianco, ti proteggono.
– Dice, Padre?
– Abbi fede, mia cara. Non c’è nulla di male in te e finché abiterai la casa del Signore la sua benedizione ti accompagnerà sempre, ogni istante della tua vita.
– Speriamo tanto, Padre. Grazie.
– Va meglio ora, vero cara?
– Sì, Padre. Grazie.
– Ecco, abbi fede e non ti preoccupare che andrà tutto bene. Ora, devi solo recitare un’Ave Maria e due Pater Noster e vedrai che questi brutti pensieri passeranno.
– Sì, Padre.
– Vai in pace, mia cara, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
– Amen.
– Ti aspetto alla solita ora, allora.
– Sì, Padre, alle dieci.
– Bene, bene. Però, Ines, magari stasera porta anche quella tua amica, come l’altra volta, non è stato tanto male, vero?
– Va bene, Padre, proverò a dirglielo.
– Bene, ora vai vai. Non ti scordare le preghiere, mi raccomando.